Da che ho iniziato ad allenarmi, a mangiare in modo più sano e ho cambiato stile di vita, ormai è passato un anno e mezzo. Di cose al riguardo ne ho scritte molte, e ora sono un po’ di mesi che spendo meno parole relativamente a questi argomenti quasi per un effetto di saturazione, avevo bisogno di ritrovare una mia normalità al di fuori del fenomeno del momento.
Non vi nego che ci sono stati dei momenti in cui ho temuto che questo entusiasmo per il fitness potesse essere solo un fenomeno momentaneo (legato all’esplosione della Bikini Body Guide), e che poi avrei mollato non appena i risultati si fossero “stabilizzati” e la mania dell’home fitness di fosse smorzata. Invece mi sono dovuta ricredere e stupire di me stessa, perché ho scoperto che la mia costanza non si è esaurita nel breve periodo, ma continua a operare silenziosamente come una nuova abitudine ormai acquisita. Infatti quando si parla di “costanza” non dovete fare riferimento ai 3 mesi necessari per seguire una guida piuttosto che un’altra, perché sì è vero che i risultati arrivano, ma è solo l’inizio, questo primo passo dovrebbe essere lo stimolo a continuare e fare del proprio meglio, fissando ogni volta degli obiettivi nuovi (anche di semplice mantenimento) sul medio/lungo periodo.
Faccio un passo indietro per chi non conoscesse la mia storia, così da ricapitolare velocemente da che situazione venivo e quale è stato il mio percorso con il fitness.
Le premesse
In un periodo particolarmente negativo della mia vita, avevo iniziato a sfogare i problemi sul cibo, accusandone le conseguenze a livello fisico e senza nessun beneficio a livello mentale. Avevo accumulato qualche chilo di troppo, vivevo col complesso dei fianchi e delle cosce che mi limitavano molto anche nella scelta dei vestiti, avevo problemi di gastrite, disturbi del sonno, cervicale costante, mancanza di energie ed ero spesso di cattivo umore.
A un certo punto mi rendo conto che mi ero un po’ lasciata andare e che era il momento di riprendere in mano la situazione e fare qualcosa per cambiarla: alle soglie dell’estate 2014 scopro la Bikini Body Guide di Kayla Itsines, prendo un impegno come me stessa e mi butto alla cieca in questa sorta di avventura.
Succedono 2 cose inaspettate: 1. inizio a condividere i miei allenamenti su Instagram, Facebook e sul blog e la guida, prima sconosciuta in Italia, attira sempre maggiori attenzioni da parte di migliaia di ragazze fino a creare una grande community mondiale; 2. gli allenamenti danno effettivamente dei risultati sorprendenti e relativamente rapidi, ai quali io stessa quasi stento a credere.
Le guide che ho seguito
Mi alleno quindi per i mesi estivi seguendo la BBG 1 (potete vedere i risultati delle prime 12 settimane QUI), dopodiché inizio la BBG 2 a cavallo tra ottobre e gennaio (le feste natalizie hanno inevitabilmente dilatato i tempi – i risultati li trovate QUI e QUI).
Finita la seconda guida, come una pazza suicida ( :D ) scelgo di ricominciare la BBG 1 da capo, un po’ per una sfida contro me stessa, un po’ per empatia con tutte le ragazze del primo #thekaylamovement (ve lo ricordate?), e poi ovviamente perché questo tipo di allenamento mi aveva conquistata, cambiandomi letteralmente la vita e il fisico (QUI i cambiamenti dopo 9 mesi).
Arrivata quindi più o meno ad aprile con questo background, potevo dire di essere non solo in gran forma, ma di aver definitivamente raggiunto i miei principali obiettivi nell’immediato, ossia mi ero liberata dei chili di troppo (ben 8), ma soprattutto di quel complesso fisico legato a cosce e fianchi (che sia chiaro, si mantengono “snelli” non per grazia divina, ma con esercizio costante…Che tornare indietro è un attimo :P ). E’ pur vero, però, che 9 mesi di Bikini Body Guide mi avevano senz’altro messo addosso una notevole stanchezza e cominciavo ad accusare i ritmi così sostenuti legati a un allenamento che, a mio avviso, è troppo intenso se protratto sul lungo periodo, a meno che non si pratichi sport a livello professionale/agonistico.
L’idea che mi sono fatta di questa guida, infatti, è che sia formidabile – nonostante sia molto molto impegnativa – come primo approccio al fitness, perché è una di quelle cose che ti scuotono, che si mettono alla prova fino in fondo se capitano al momento giusto. E così nell’arco di 3 mesi ci si ritrova trasformate, cambiate, motivate…Nel mio caso era proprio ciò di cui avevo bisogno e so che per molte altre persone è stato così.
Da lì, quindi, decido di cambiare allenamento e di passare a qualcosa di meno impegnativo per mantenere i risultati in vista dell’estate ma diminuendo un po’ il carico di lavoro: inizio la Top Body Challenge 1 di Sonia Tlev e la porto aventi tra aprile e giugno di quest’anno. Non noto cambiamenti sconvolgenti, la motivazione cala leggermente ma nel complesso porto avanti l’allenamento e mi mantengo in forma.
Con l’arrivo dell’estate mi rilasso, sospendendo del tutto gli allenamenti nel mese di agosto per via del troppo caldo, e nonostante questo “mi conservo” alla perfezione, a testimonianza del fatto che non è certo una settimana, o addirittura un mese di stop, a cancellare tutti i risultati ottenuti duramente grazie a un’attività seria e costante.
Leggi anche:
- L’ABC DELLA BIKINI BODY GUIDE: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE IN UN UNICO POST
- COSA È E COME FUNZIONA LA TOP BODY CHALLENGE DI SONIA TLEV
Dopo l’estate
Finita l’estate, riprendo il ritmo piano piano iniziando dalla corsa che pratico per tutto settembre, e poi a ottobre torno a segnarmi in palestra, stavolta con un nuovo obiettivo: dopo essermi concentrata per tutta la vita su cosce e fianchi, è ora di lavorare sulla parte superiore del mio corpo, rinforzando schiena, spalle e braccia. Un lavoro del genere può essere fatto solo attraverso i pesi o comunque i macchinari di cui dispone un luogo attrezzato, perché nel mio caso il lavoro a corpo libero di un anno non è servito a molto sul fronte “sviluppo della massa muscolare”.
Quindi, cosa sto facendo ultimamente? Non seguo più guide, direte voi?! E invece no, ora vi spiego come ho riorganizzato il mio allenamento settimanale.
Lunedì-Mercoledì-Venerdì seguo la scheda che mi è stata fatta in palestra e si concentra quasi esclusivamente sulle braccia/spalle/schiena: sono circa 8 esercizi da fare per tot ripetizioni per tot serie (di cui 1-2 esercizi per le gambe). Il risultato è che sì, già dopo il primo mese sento e vedo la differenza, i miei muscoletti stanno già spuntando e nell’arco di sole 5 settimane mi sono rinforzata al punto da aver raddoppiato il carico di peso in alcuni esercizi (ero partita dal minimo assoluto).
Il contro di questo piano di allenamento è ovviamente che, se da una parte ha il vantaggio di farmi ottenere risultati più velocemente sulla parte superiore del corpo, dall’altra trascura totalmente la parte inferiore…E dopo tutti i successi raggiunti non posso certo permettermi di mandare a rotoli il lavoro fatto – diciamolo pure – per avere un sedere sodo, e che cavolo! :P
Così, ho cercato un’altra guida che facesse al caso mio e che si potesse integrare al mio allenamento: il risultato è stato che ho scoperto e iniziato a seguire la guida “Build a Better Booty” by Zoe Rodriguez. Questa guida si concentra esclusivamente su gambe e glutei attraverso pochi e semplici esercizi mirati ma mooolto efficaci.
A breve farò un post per spiegarvi meglio di cosa si tratta e come funziona, visto che vi ho già anticipato qualcosa su Instagram e siete state tutte molto curiose di saperne di più. Per ora posso dirvi che mi piace un sacco, che funziona e che è una soluzione perfetta per le mie esigenze.
La seguo 2 volte a settimana facendola a scelta tra martedì, mercoledì e sabato.
Sempre 2 volte a settimana, poi, faccio un circuito per gli addominali (lo trovate QUI) a cui aggiungo anche un ulteriore esercizio per gli addominali bassi e 40/60 secondi di plank a ogni giro; faccio 3 serie da 10/12 ripetizioni per ciascun esercizio.
E per il momento, sul fronte allenamento questo è tutto.
Capitolo Alimentazione
Senza stare a ripetere che prima di “cambiare vita” mangiavo veramente veramente male, diciamo che da circa un anno e mezzo cerco di mangiare meglio senza privarmi di nulla e senza fare sacrifici per stare in linea, perché riesco a compensare il tutto con della sana attività fisica. Non mi alleno per poter mangiare di più, perché non avrebbe senso; ma ho trovato un equilibrio che mi consente di concedermi gli sfizi che mi vanno senza dovermi preoccupare di tutto il resto.
Non sono mai stata troppo fissata, non ho mai contato calorie, nutrienti e cose di questo tipo; vado a senso, scendo a compromessi per non cadere nella mania, cerco la strada più giusta per me e per questo non do indicazioni né consigli quando mi chiedete cosa e quanto mangiare, ma vi rimando sempre a qualche specialista del settore.
Ora, le linee guide della mia alimentazione ve le raccontai in un post che trovate QUI e a cui ho fatto fede io stessa fino a poco tempo fa (ed è sempre un ottimo riferimento). Poi però a un certo punto mi sono resa conto di avere qualche dubbio e, non trovando risposte affidabili sul web, ho deciso io stessa di fare quattro chiacchiere con un nutrizionista.
Senza scendere nel dettaglio, vi dico i principi di massima che mi ha consigliato di seguire:
- eliminare il consumo di carni sia rosse che bianche
- pane e pasta solo integrali
- ridurre il consumo di proteine (0,8 gr x chilo corporeo)
- limitare l’assunzione di proteine a 1 dei pasti principali (nel mio caso cena)
- pasta a pranzo