La Toscana è senza dubbio una delle regioni italiane più amate dai turisti, con le sue importanti città d’arte e i famosi paesaggi fatti di colline dolci e cipressi verdi. Ma poco lontano dalle mete più classiche come Firenze e Siena, si estende una fitta rete di cittadine di origine medievali, borghi più o meno grandi annoverati anche fra i più belli d’Italia.
Chiunque sia stato o viva a San Gimignano, mi ha subito chiarito una cosa: il flusso di turisti in questa cittadina è continuo tutto l’anno, al punto che talvolta non si riesce neppure a camminare per le stradine del borgo; ecco perché, nonostante il freddo pungente, metà dicembre è un ottimo momento per godersi un weekend a San Gimignano con maggiore tranquillità e riuscendo anche a fare delle belle foto senza troppa folla in giro.
Cosa vedere a San Gimignano in un weekend
Ho trascorso un weekend a San Gimignano alla scoperta di questo piccolo comune di circa 7000 abitanti che affonda le sue origini nel 1200 ed è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità: oggi voglio parlarvi di cosa vedere a San Gimignano, proponendovi un piccolo itinerario di due giorni e spiegandovi perché non dovreste assolutamente perdervi una visita in questo luogo.
San Gimignano cosa vedere: Le Torri
Il mio weekend a San Gimignano è iniziato di sabato pomeriggio con una passeggiata per le vie del centro, direzione Torre Grossa: è la torre più alta della città e da qui, dopo aver salito oltre 200 scalini a piedi, si gode di una vista mozzafiato sulla campagna circostante, con una visuale che arriva fino alle Alpi Apuane nelle giornate di cielo sereno.
Da questo punto di osservazione privilegiato si può apprezzare anche una visione d’insieme del paese, con le sue 13 torri che svettano da ogni parte: nel periodo di massima espansione, a San Gimignano se ne contavano oltre 70, simbolo della potenza e della ricchezza delle varie famiglie.
Oggi ne rimangono poco più di 10 ma l’effetto rende benissimo l’idea del passato glorioso di questo posto.
Dopo questa prima impressione, ho capito che San Gimignano mi avrebbe regalato grandi emozioni e questo era solo l’inizio: infatti non ho dovuto aspettare molto per immergermi a pieno anche nella tradizione artistica e culinaria di questi luoghi.
San Gimignano cosa vedere: il Palazzo Comunale
La nostra prima giornata è proseguita con una visita al Palazzo Comunale, che ospita le raffigurazioni di cacce e tornei attribuite al pittore Azzo di Masetto (fine ‘200) e la grande Maestà di Lippo Memmi (1317) nell’antica sala del Consiglio detta Sala di Dante, le scene di Memmo di Filippuccio (inizio ‘300) inerenti il tema dell’amore all’interno della “camera del Podestà” e la Pinacoteca che raccoglie i momenti fondamentali della storia artistica sangimignanese con opere di artisti senesi e fiorentini, tra cui la grande pala del Pinturicchio del 1511.
San Gimignano cosa vedere: Piazza della Cisterna
Un’altra tappa molto famosa e suggestiva che si vede appena si arriva nel borgo è la Piazza della Cisterna, antica sede di botteghe e taverne, che deve il suo attuale nome al pozzo ottagonale in travertino che ne occupa la parte centrale.
San Gimignano cosa vedere: il Teatro dei Leggieri
I programmi per la prima sera ci hanno poi portate a un aperitivo presso il Teatro dei Leggieri per la presentazione della stagione teatrale (dove c’era in corso anche una bellissima mostra sul teatro delle ombre): un locale piccolo e raccolto ma decorato finemente e con sfarzo barocco, con tanto di stucchi dorati e poltroncine di velluto.
Per la cena vera e propria, invece, il nostro programma ci ha portate alla scoperta del ristorante “La Mandragola” in pieno centro. Qui si possono gustare i piatti tipici della tradizione toscana con ingredienti di stagione freschissimi, come i tortelli alla zucca che ho scelto io, oppure una deliziosa insalatina di carciofi crudi. Non mancano nemmeno le caratteristiche carni toscane, come la fiorentina e il cinghiale, il tutto accompagnato da un’ottima selezione di vini locali.
San Gimignano, cosa vedere: le Chiese
La domenica è stata una giornata molto intensa alla scoperta di cosa vedere a San Gimignano. Tantissime le attività e i luoghi da visitare. La mattinata è iniziata con una tappa obbligata in alcune delle chiese principali.
Chiesa di San Lorenzo in Ponte
La chiesa, molto semplice sia all’esterno che all’interno, ha un ciclo affrescato con le Storie di San Benedetto e un grande affresco con una Madonna, miracoloso secondo la tradizione;
Basilica Collegiata di Santa Maria Assunta
Meglio conosciuta come Duomo di San Gimignano, questa chiesa ha subito molte evoluzioni nei secoli, vedendo l’apporto dei principali artisti senesi e fiorentini, che l’hanno impreziosita con i bellissimi affreschi che ricoprono interamente il suo interno.
In particolare, si possono ammirare gli affreschi di Taddeo di Bartolo raffigurante Il Giudizio Universale con i Beati e i Dannati ispirati all’inferno dantesco e, nella navata di destra, all’interno della Cappella di Santa Fina, gli affreschi di Domenico Ghirlandaio raffiguranti San Gregorio che annuncia a Santa Fina la sua morte prossima.
Chiesa di Sant’Agostino
La costruzione della chiesa di Sant’Agostino, con navata unica in stile romanico ed elementi gotici, risale all’ultimo ventennio del 1300. Al suo interno, nella cappella maggiore, è possibile ammirare un ricco ciclo di affreschi con episodi della vita di Sant’Agostino realizzato da Benozzo Gozzoli e dai suoi allievi.
San Gimignano cosa vedere: Spezieria Santa Fina
A Santa Fina è intitolata anche un’altra tappa imperdibile di San Gimignano: si tratta dell’antica spezieria del paese, ricca di storia e fascino. Con una visita all’interno si potrà scoprire l’antica arte dell’erboristeria, ammirare gli strumenti del mestiere di un tempo e immergere le mani direttamente nelle spezie che vengono coltivate nel piccolo orto della spezieria.