Se state pianificando una breve fuga nella vivace capitale polacca, questo è il post che fa per voi: ci sono stata di recente e ho deciso di raccogliere tutte le informazioni utili e raccontarvi cosa vedere a Varsavia in 3 giorni.
Con la sua storia travagliata, architettura eclettica e gastronomia deliziosa, Varsavia è una città perfetta per un’avventura di tre giorni indimenticabili.
Quindi preparatevi a prendere appunti e a immergervi nella sua cultura, a gustare prelibatezze locali e a scoprire angoli nascosti di questo affascinante luogo!
Come arrivare a Varsavia e come muoversi in città
È possibile volare a Varsavia con compagnie aeree low-cost come Rayanir e Wizzair. Per una perfetta combinazione degli orari di arrivo e di partenza, potete anche optare per un mix delle due soluzioni.
Gli aeroporti in cui arriverete e/o da cui partirete sono principalmente l’Aeroporto Fryderyk Chopin, più comodo e a circa 15 minuti dal centro della città, e l‘Aeroporto Modlin a 40-50 minuti dal centro.
Il mezzo ideale per muoversi in città è Uber, il servizio di taxi privati che potete prenotare comodamente tramite app. Comodissimo sia per muoversi da e per l’aeroporto che per raggiungere velocemente le varie tappe del vostro viaggio.
È sicuramente più costoso dei mezzi pubblici, ma soprattutto in giornate molto fredde e nevose può essere la soluzione ideale per accorciare i tempi e non stare troppo al gelo. Ha comunque dei prezzi molto contenuti e ci si riesce a muovere con pochi euro.
Per tutto il resto ci sono metro, autobus e tram che attraversano tutta la città e vi consentono di raggiungere qualsiasi meta senza problemi.
Booking.comCosa vedere a Varsavia in 3 giorni
Per un viaggio breve ma intenso, è sempre necessario fare una selezione: questo vuol dire che non sarà mai possibile vedere tutto in un weekend, soprattutto se non intendete tornare stremati!
La mia soluzione è stata optare per una via di mezzo, con alcune tappe imperdibili da visitare assolutamente ma anche tanto spazio a passeggiate esplorative per vivere un po’ il mood della città.
Qui di seguito quindi vi riporto il mio itinerario e tutti i luoghi, i musei e le attrazioni distribuite lungo i miei 3 giorni a Varsavia.
Varsavia Giorno 1: il centro storico
Iniziamo il nostro viaggio nel cuore pulsante di Varsavia: il centro storico. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, questo affascinante quartiere è una testimonianza vivente della storia tumultuosa della città.
Potrete passeggiare lungo le strade lastricate, ammirare gli edifici color pastello e fare una sosta in una delle accoglienti caffetterie, come Shabby chic coffee and wine bar. Qui potrete prendere una bevanda calda anche a portar via, gustare una golosa merenda con un’ottima fetta di torta, oppure fare un bel brunch nutriente con l’opzione della colazione salata.
Giungerete poi nella Piazza del Mercato – vero cuore del centro storico – che è circondata da edifici storici: questo è il luogo perfetto per iniziare la giornata di esplorazione! Tra l’altro sono presenti numerose soluzioni di hotel e Airbnb proprio in questa piazza, dove ho alloggiato anche io (con una vista impagabile!).
La Città Vecchia è un labirinto di stradine medievali e piazze pittoresche. Una sosta alla Basilica di San Giovanni è d’obbligo, in quanto si tratta di un capolavoro gotico; esplorate poi Piazza del Castello con il Castello Reale, un imponente edificio che racconta secoli di storia polacca. Se visitate la città nel periodo natalizio, troverete anche i Mercatini di Natale proprio in questa zona, oltre che tantissime decorazioni e imponenti alberi addobbati.
Per il pranzo o la cena, dovete assolutamente assaggiare i Pierogi, i tipici ravioli polacchi ripieni di carne, formaggio, verdure o patate, in uno dei tanti ristoranti caratteristici. Io ho provato GOŚCINIEC Polskie Pierogi in pieno centro e mi è piaciuto al punto di tornarci una seconda volta.
Palazzi del centro storico Piazza del Castello e Castello Reale
Varsavia Giorno 2: street art nel quartiere Praga e Museo Polin
Il mio secondo giorno a Varsavia è stato tutto dedicato alla cultura e alla street art, esplorando due anime molto diverse della stessa città.
Una cosa che mi piace fare in ogni città che visito è allontanarmi un po’ dal centro e scoprire i quartieri più alternativi e underground, dove si concentrano le iniziative artistiche e la vita dei giovani locali.
Così dal centro storico abbiamo preso un Uber in direzione di Praga, il quartiere di Varsavia noto per la sua vivace scena di street art.
Qui vi consiglio di passeggiare lungo le sue strade colorate, lasciandovi anche un po’ sorprendere dalle opere d’arte murali che decorano gli edifici. Ogni graffito racconta una storia, rendendo questo quartiere un vero e proprio museo a cielo aperto. Su Google Maps potrete facilmente trovare i riferimenti per alcune delle opere più famose.
Street art a Varsavia Street art a Varsavia
Quando è calato il buio e le temperature si sono abbassate, abbiamo poi deciso di rifugiarci in un luogo caldo e coperto. Nel pomeriggio quindi ci siamo dedicati alla visita di uno dei musei più importante della città, il Museo Polin.
Situato nel quartiere di Murano, questo luogo racconta la storia millenaria degli ebrei polacchi attraverso esposizioni interattive e coinvolgenti. Qui non sono presenti opere vere e proprie, anche se sono esposti alcuni oggetti originali (foto, monete, ecc…), ma la maggior parte sono installazioni e riproduzioni. Molto bella la sala della sinagoga, gli ambienti ricostruiti, le mappe, le tante foto e reperti di video d’epoca.
Dopo questa giornata così ricca e intensa, abbiamo cenato in un pub caratteristico e molto bello: Podwale 25 Kompania Piwna. Qui ho gustato un tipico bigos, uno stufato ricco a base di carne mista, cavolo crauti e spezie, servito all’interno di una forma di pane svuotata. Un vero classico della cucina polacca da provare almeno una volta nei vostri 3 giorni a Varsavia!
Museo Polin Museo Polin
Varsavia Giorno 3: Palazzo Reale, Palazzo della Cultura e della Scienza
Per il terzo e ultimo giorno, avevamo a disposizione una buona parte della giornata, prima di dirigerci verso l’aeroporto per tornare a casa.
La mattina quindi ci siamo diretti al Palazzo Reale, situato nella Città Vecchia, che offre uno sguardo nella vita regale del passato. Qui è possibile ammirare due opere del pittore Rembrandt e un’intera sala dedicata a Canaletto, che era pittore ufficiale di corte.
Il Palazzo, completamente distrutto durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è stato ricostruito grazie a un lavoro straordinario e accuratissimo, e oggi rievoca tutto lo splendore dell’originale.