Come vi dicevo già nel resoconto precedente, è nel cuore della mia vacanza parigina che si sono concentrate le esperienze per me più significative ed emozionanti. Il secondo e il terzo giorno, quindi, sono stati quelli che ho preferito, sia per i posti visitati che per le sensazioni provate.
Ma, se il secondo giorno è trascorso all’aria aperta, con la visita di piazze, parchi, fontane e della Tour Eiffel per finire, il terzo giorno è stato dedicato a un’esperienza prevalentemente al chiuso: ho infatti visitato il Museo del Louvre! Quel giorno non avevo la reflex con me, quindi la maggior parte delle foto sono state scattate con il telefono…Però tutto sommato preferisco ancora oggi aver fatto quella scelta: che me ne sarei fatta, ad anni di distanza, delle foto di tutte le opere che ho visto, se in quel momento fossi stata più impegnata a fare foto che a vivere l’esperienza?
Ero completamente libera e sola all’interno del museo, sì, libera di perdermi e vagare nelle sale che preferivo, di ritornare sulle opere che mi avevano colpita di più, di prendermi tutto il tempo necessario per ammirare certi capolavori e interiorizzare quegli indimenticabili momenti di “faccia a faccia”.
La cosa divertente è che sono dovuta arrivare fino a Parigi, a 23 anni, dentro uno dei musei più importanti del mondo, per imparare a usare una mappa! :D Ci credete? Be’, sembrerà una cavolata in confronto a tutto il resto, ma anche queste sono cose che non si dimenticano ahahah!
Non sono stata mai capace a orientarmi, e invece in quel luogo per la prima volta in vita mia ho preso in mano una pianta del museo…E magia! Me lo sono visto quasi tutto, ogni tanto sbagliando direzione, ma muovendomi piuttosto bene direi :P
Sarà per questo che inizialmente sono approdata difronte alla Venere di Milo totalmente a sorpresa (ancora non sapevo bene dove andavo e seguivo semplicemente il flusso), rimanendo estatica davanti a questo simbolo assoluto dell’arte classica. Non se se lo sapete già, ma il mio percorso di studi da “umanista convinta” comprende sia il liceo classico che la laurea in Lettere, quindi per me visitare le sale dedicate all’arte greca e romana ha avuto veramente un sapore tutto speciale e un po’ nostalgico.
In realtà mi ha affascinato molto anche tutta la parte dedicata all’antico Egitto e sono stata entusiasta di vedere la mummia umana conservata nel museo…Sembravo una bambina!
Altro momento fondamentale e imprescindibile è stato quello della visione delle sale dedicate all’arte italiana del Rinascimento e del periodo Neoclassico. Ho rivissuto anni e anni passati sui libri tra i banchi di scuola…E ancora una volta sono stata felice di potermi godere quel momento da sola. E’ stato come scoprire che “Ehi, guarda un po’! Tutto quello che hai sempre studiato e visto sui libri…Esiste davvero!” :D
La venere di Milo, Amore e Psiche, La Vittoria di Samotracia
Gli appartamenti di Napoleone III, Il giuramento degli Orazi, La Gioconda
Insomma, dopo mezza giornata trascorsa in questo modo, il resto del pomeriggio è stato impiegato comprando qualche souvenir e passeggiando per i Jardin des Tuileries. Nel tardo pomeriggio/prima serata mi sono poi ricongiunta con la mia guida parigina a.k.a. Preziosa, e ci siamo spostate in zona Canal Saint Martin, dove abbiamo scattato qualche foto, fatto merenda in una boulangerie e bivaccato un po’ lungo il canale, chiacchierando con un gruppo di ragazzi conosciuti in quel momento (secondo il tipico approccio cordiale e “friendly” dei francesi…A proposito, ma come si fa a dire che sono snob? Io li ho trovati estremamente socievoli!).
In serata ci siamo poi dirette a La Villette, un bellissimo locale utilizzato per aperitivi e cerimonie, che in passato era la dogana e il punto di accesso alla città più importante. In questo luogo ho vissuto anche a un momento magico, di quelli che solo Parigi sa regalare: sì, perché mentre eravamo al tavolo all’aperto a sorseggiare vino bianco, partono all’improvviso i fuochi d’artificio dal centro della piazza antistante…Ed è stato semplicemente meraviglioso, un ricordo che sembra rubato a un film.
La serata però non era ancora finita, perché poi ci siamo diretti verso un’ulteriore meta…Montmartre di notte! Tra una crepe alla Nutella a mezzanotte e una scalinata da salire, siamo arrivate fino in cima per godere di un panorama mozzafiato, con tanto di Tour Eiffel illuminata che nel cuore della notte emetteva il suo caratteristico fascio di luce su tutta la città. Una bellezza che ti riempie e ti sopraffà.
Non vi dico quanto fossi stanca dopo una giornata così intensa, ma la felicità provata mi è rimasta impressa nella mente e nel cuore.
Ormai però il resoconto della mia vacanza parigina sta per volgere al termine…Non perdete il prossimo post dedicato al quarto e ultimo giorno!
P.s. Che ne dite del mio outfit da turista? Per il terzo giorno ho scelto qualcosa di più rock, la gonna era comodissima e mi dava piena libertà di movimento, la maglia a righe mi faceva sentire una perfetta parigina e la collanina coi “mustache” aggiungeva quel piccolo dettaglio in più all’outfit…Anche se la sera, tornando a casa, un ragazzo mi ha fatto notare che “Queste cose coi baffi sono una delle tipiche cavolate che si mettono i non-francesi per sentirsi più francesi, ma in realtà non lo sono affatto!” Ahahah, colpita e affondata (e perdonata)!!!
COSA INDOSSAVO
Gonna – H&M
Maglietta – Pimkie
Giacchetto – Koralline
Stivaletti, Borsa – Betty London
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