“Sembra vivo!” è la nuova mostra di Arthemisia a Palazzo Bonaparte a Roma, inaugurata lo scorso 26 maggio e in programmazione fino all’8 ottobre 2023.
Per la prima volta arriva in Italia la grande scultura iperrealista internazionale dagli anni Settanta ai giorni nostri.
Gli artisti esposti sono in tutto 29, con 43 opere: da Maurizio Cattelan (presente con opere iconiche quali i piccioni dell’installazione “Ghosts” o la famosa banana, opera intitolata “Comedian”) a Ron Mueck che espone anche una gigantesca testa di uomo “Dark Place”, fino a George Segal, Carole Feuerman, Duane Hanson.
Ma “sembra vivo!” è anche l’esclamazione che più vi ritroverete a fare durante il percorso espositivo, rispecchiandovi nelle fattezze umane delle opere fin nei più piccoli dettagli: capelli, peluria, barba, unghie e vene vi faranno interrogare sul confine tra realtà e finzione.
Il movimento iperrealista
La mostra si divide in sei sezioni, ogni parte organizzata intorno a un concetto centrale relativo alla forma e che fornisce una base da cui partire per considerare le opere dei singoli artisti esposti.
Le diverse nazionalità degli artisti presenti (provenienti da Stati Uniti, Italia, Spagna, Belgio, Gran Bretagna, Australia e altri paesi), inoltre, evidenziano il carattere internazionale del movimento, che continua a svilupparsi ed evolversi in tutto il mondo.
Il movimento iperrealista, dagli anni Settanta in poi, si è costantemente evoluto grazie a tecniche sempre nuove di modellazione, fusione e pittura della materia, per raggiungere livelli sempre più accurati nella rappresentazione realistica della figura umana.
SEMBRA VIVO! – Le mie considerazioni
“Sembra vivo!” è una mostra solo apparentemente di facile interpretazione: se all’occhio più ingenuo può sembrare che sia davvero “tutto lì”, già a un secondo sguardo si potrà iniziare un dialogo davvero interessante con le opere.
Cosa è vero e cosa no? Qual è il confine tra la realtà, finzione e arte? La nostra percezione è disorientata, ed è proprio in questo spazio che si insinua il proposito di chi fa arte e si raggiunge il suo fine ultimo.
Dopo lo stupore iniziale, dunque, ci si trova a tu per tu con una versione dell’essere umano talvolta annichilito, vulnerabile e disperato. A volte le figure sono vestite e rispecchiano il consumismo della propria epoca, altre sono completamente nude e rievocano la condizione fisica ed esistenziale in cui veniamo al mondo.
Anche e soprattutto nelle raffigurazioni di corpi nudi e sofferenti c’è grande dignità, occhi vividi e comunicativi, come a fissare momenti intimi e per loro stessa natura brevi e fugaci. L’emozione espressa in una frazione di secondo viene immortalata e offerta al visitatore.
In “Sembra vivo!” l’arte si fonde con la filosofia e ci impone domande di grande portata, che vanno dalla nostra condizione esistenziale alla veridicità dell’illusione, in una rappresentatività che supera il Realismo e travalica il senso del vero.
Una delle sezioni che mi hanno colpito maggiormente è quella che riflette sul rapporto con la natura. Qui troviamo animali che a ben vedere non hanno nulla di naturale, sono frutto di mutazioni, allevamenti, innesti, come tante chimere nate dalla perversione dell’uomo.
Qual è allora il nostro ruolo e la nostra responsabilità nei confronti della natura? Decenni di approccio antropocentrico sembrano riportarci alle conseguenze dirette di questa onnipotenza che talvolta si tramuta addirittura in orrore.
Insomma, questa mostra non lascia indifferenti. È fruibile a tutti ma può essere letta a vari livelli, rivelando sia la sua facilità di approccio che la sua complessità artistica.
Come sempre Arthemisia porta in Italia la grande arte contemporanea a livello internazionale, rendendola godibile anche dal grande pubblico. Da non perdere!
Leggi anche: 5 MOSTRE DA NON PERDERE A ROMA AD APRILE
SEMBRA VIVO! – Informazioni utili
Orario apertura
Tutti i giorni 10.00-20.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietti
Open € 18,00 – Intero € 16,00 – Ridotto € 15,00
