By Published On: 03/07/2019Categories: ItaliaTags:

Durante il mio viaggio nel Parco Nazionale della Majella ad aprile, ho scoperto che l’Abruzzo è una regione dove per secoli, se non addirittura millenni, nei boschi e sulle montagne si sono sviluppate tradizioni di meditazione ed eremitaggio che hanno influenzato fortemente il culto e il folklore di questi luoghi.

Nei silenzi delle rupi e dei boschi della Maiella e del Morrone, monaci eremiti si sono rifugiati per sfuggire alle distrazioni della vita mondana, cercando il senso ultimo dell’esistenza in una vita modesta a contatto con una natura spesso ostile.

In questi luoghi hanno vissuto in solitudine, privazione e preghiera e hanno costruito i loro eremi scavati nella roccia. Luoghi senza tempo fatti di nuda pietra e di una spiritualità immateriale che ancora oggi conserva intanto il suo grandissimo fascino.

Grazie all’infaticabile attività di valorizzazione del territorio svolto dal team del Parco Nazionale della Majella, questi eremi sono oggi al centro di un nuovo tipo di turismo che sta prendendo sempre più piede.

Si tratta di un nuovo modo di viaggiare che unisce spiritualità, natura e cultura, sulle orme del famoso cammino di Santiago in Spagna, e attira ogni anno migliaia di persone da tutto il mondo.

Non bisogna necessariamente essere religiosi per apprezzare la bellezza di certi luoghi e io stessa ne sono rimasta profondamente affascinata e meravigliata.

Nel post di oggi vedremo insieme gli eremi in Abruzzo che ho visitato durante il mio viaggio e capirete perché possono essere annoverati sicuramente tra i luoghi imperdibili da vedere in questa splendida regione!

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Eremi in Abruzzo san martino in valle
Monastero di San Martino in Valle

Cammino di Celestino

Nell’ambito di questa nuova modalità di turismo, il Parco Nazionale della Majella propone appunto Il Cammino di Celestino.

Un percorso che promuove l’intera rete sentieristica del Parco Nazionale della Majella, ripercorrendo, idealmente, le vie di Pietro Da Morrone, futuro Papa Celestino V e toccando tutti i luoghi eremitici da lui vissuti.


Il Sentiero dello Spirito è lungo 73 chilometri ed è uno dei grandi percorsi di trekking da fare nel Parco alla riscoperta di storia e fede.

Il cammino dura 4 giorni se fatto senza soste, è totalmente gratuito e può essere svolto sia in modo indipendente che con gruppi organizzati dal Parco Nazionale della Majella.

In alternativa, è possibile visitare i singoli eremi e chiese anche con brevi escursione giornaliere senza seguire tutto il “Cammino di Celestino”.

Eremi in Abruzzo San Bartolomeo di Legio
Eremo di San Bartolomeo di Legio

Eremi in Abruzzo: San Bartolomeo di Legio

L’Eremo di San Bartolomeo di Legio fa parte del “Cammino di Celestino”, si trova a Roccamorice in provincia di Pescara e sicuramente merita di figurare tra i più begli eremi in Abruzzo.

È ubicato sul versante a solatio del Vallone di Santo Spirito ed è costruito sotto un ampio tetto di roccia

Per visitarlo, si possono percorrere due sentieri: il primo, scendendo da Valle Giumentina, permette di vedere l’eremo sul versante opposto mimetizzato nella roccia; il secondo, scendendo da Roccamorice, termina con una suggestiva galleria scavata nella pietra che immette nel camminamento davanti all’oratorio.

L’oratorio è quasi interamente incastonato nella roccia; al suo interno, sopra l’altare cinquecentesco, c’è una nicchia contenente una statua lignea ottocentesca di San Bartolomeo, raffigurato con un coltello nella mano destra e la propria pelle a tracolla, secondo l’iconografia del santo imposta da Michelangelo nella Cappella Sistina (e ripresa a sua volta dalla mitologia pagana di Ercole) .

Una porta a sinistra dell’altare immette nella parte abitativa dell’eremo: una stanzetta di nuda roccia con un camino e una feritoia per la luce.

L’eremo veniva abitato anche nei mesi più freddi dell’anno, quando questi luoghi sono ricoperti da metri di neve e totalmente isolati dai centri abitati circostanti.

L’eremo fu attivo e utilizzato almeno fino al 1320, ma nel corso nel Trecento venne progressivamente abbandonato.


Una curiosità: all’interno della chiesa, sotto una pietra squadrata, c’è una piccola risorgenza d’acqua, la famosa “acqua di San Bartolomeo”, dalle proprietà taumaturgiche.

A questa acqua e a San Bartolomeo sono votati tutti i culti e il folklore locali, ricchi di leggende e aneddoti.

Ogni anno inoltre il 25 agosto il Santo viene festeggiato con una processione molto sentita a cui gli abitanti del posto partecipano ancora oggi con grande entusiasmo.

Informazioni per la visita

Centro Informazioni di San Valentino A.C.
o Centro di Visita di Caramanico Terme
Tel. +39.085.922343 
Email: info@majambiente.it

Eremi in Abruzzo San Bartolomeo di Legio
Eremo di San Bartolomeo di Legio

Eremi in Abruzzo: Monastero di San Martino in Valle

Il Monastero di San Martino in Valle si trova a Fara San Martino in provincia di Chieti ed è in assoluto tra i più bei eremi in Abruzzo.

Ha una storia antichissima e profondamente legata alla tradizione del luogo in cui sorge, nel Vallone di Santo Spirito.

Da una primordiale cella scavata nella roccia, nacque un insediamento eremitico che crebbe fino a diventare un monastero e un luogo di culto di una rara bellezza.

La struttura è stata riportata alla luce solo di recente ed è rimasta seppellita per un lungo periodo sotto ai detriti portati nel vallone dalle acque e dalle nevi, al punto che i locali ne tramandavano il ricordo a voce.

La struttura del Monastero

Oggi sono ben visibili e visibili i resti del cancello di accesso e un cortile interno dal quale si accede ad un portico originariamente a tre arcate sorrette da quattro colonne con capitelli a foglia. 

Sul lato nord del portico c’è un campanile a vela, ristrutturato nel Settecento, mentre il portale della chiesa è del XIII sec. 


L’interno è diviso in tre navate dalla planimetria irregolare e presenta una pavimentazione a lastre di pietra nella zona presbiteriale, dove si trovano anche dei sedili in muratura che dovevano formare il coro.

Dalla navata centrale si passa a quella settentrionale attraverso un muro a tre arcate sul quale sono presenti tracce di affreschi; da questo lato di accede all’ambiente più antico della chiesa, interamente scavato nella roccia, dove sono conservate due colonnine datate 1411.

Informazioni per la visita

Centro di Visita di Fara S. Martino
Tel. +393891138621  +393392615405
Email: info@majexperience.it 
Sito web:  www.majexperience.it

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