Di recente si è parlato molto di cambiamenti climatici e dell’inquinamento degli oceani causato dall’uso di oggetti di plastica usa e getta, un tema portato alla ribalta anche dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg.
L’inquinamento da plastica sta causando enormi e irreparabili danni al nostro pianeta, sopratutto agli oceani e alle creature che vivono in essi: pesci, cetacei, uccelli marini, microrganismi, crostacei, alghe e coralli.
In tutto il mondo sono sempre più le persone che scendono in piazza chiedendo ai propri governi provvedimenti a favore della sostenibilità ambientale per prendere impegni volti a ridurre l’impatto delle singole nazioni e adottare legislazioni anti-plastica usa e getta.
Plastica usa e getta: cosa possiamo fare nel concreto?
Di fronte a tematiche così grandi, c’è sempre un po’ di scoraggiamento iniziale: spesso si tende a pensare che l’azione di un singolo non faccia la differenza, ma in questo caso più che mai ci sbagliamo.
Vi siete mai chiesti cosa possiamo fare nel quotidiano per dare il nostro contributo alla causa contro la plastica usa e getta?
In media, ogni persona ogni anno produce una quantità di rifiuti di plastica usa e getta pari al proprio peso corporeo: quindi ogni piccola azione è importante.
Smettiamo di pensare che “tanto non cambia nulla” e iniziamo a darci da fare in prima persona. Se anche voi siete stanchi delle scuse e volete qualche idea su come contribuire a questa causa, questo è il post che fa per voi.
Oggi vedremo insieme alcuni semplici metodi per ridurre il proprio consumo di plastica usa e getta nella vita di tutti i giorni e dare il proprio contributo alla salvaguardia del nostro pianeta, cercando di vivere una vita più sostenibile a livello di impatto ambientale.
Pensate che sia difficile? Date uno sguardo ai seguenti punti e scommetto che cambierete idea molto facilmente!
Come ridurre il consumo di plastica usa e getta in casa
Per iniziare a cambiare davvero le nostre abitudini di consumo, possiamo partire da un esame della nostra casa e delle azioni che svolgiamo ogni giorno: mangiare, vestirci, lavarci… nella maggior parte dei casi, ci accorgeremo che la plastica monopolizza le nostre vite.
Partiamo da qui per capire fino a che punto siamo coinvolti nell’inquinamento causato dalla plastica usa e getta e vediamo quali sono le soluzioni alternative.
Cibi confezionati
Vi siete mai soffermati a riflettere sulla quantità di plastica che avvolge e contiene qualsiasi cosa che mangiamo?
Pensateci: buste per i cerali, bottiglie per il latte, gli oli vegetali e i succhi di frutta, vasetti per lo yogurt, scatole e pellicole per i formaggi, vaschette per le uova, polistirolo per la carne fresca, ancora vaschette per affettati, per la frutta già pesata e confezionata, sacchetti per il caffè, gallette di riso, crackers, pasta…
Praticamente quasi ogni cosa che si può trovare all’interno di un supermercato è confezionata nella plastica e la maggior parte delle volte sono imballaggi che maneggiamo per pochi secondi e poi finiscono dritti nella spazzatura.
Ora vi chiedo di provare a fare la spesa evitando la plastica usa e getta, vi assicuro che vi renderete conto di quanto sia difficile se non impossible, per lo meno nei negozi e supermercati più comuni.
L’alternativa? In ogni città e paese esistono mercati o botteghe di quartiere dove acquistare frutta e verdura fresche che non siano già imballate in plastica, polistirolo o pellicola. Questo è un primo passo per ridurre il consumo di plastica usa e getta.
Se ne avete la possibilità, cercate dei rivenditori diretti di uova e formaggio vicino casa, così acquisterete prodotti a chilometro zero e senza imballaggio (potrete portarvi da casa scatole e contenitori riutilizzabili).
Nelle grandi città inoltre esistono sempre più negozi che propongono la filosofia “zerowaste” e vendono prodotti sfusi: ci si porta da casa contenitori da riempire sia per quanto riguarda i prodotti alimentari che quelli per la pulizia della casa e la cura della persona.
Prodotti cosmetici e cura della persona
Provate ad andare in bagno e passate in rassegna i prodotti che usate quotidianamente: shampoo, balsamo e bagnoschiuma sono in flaconi di plastica; creme viso, struccanti, make-up, creme corpo sono in altrettanti contenitori di plastica che finiranno nel secchio della spazzatura dopo il loro utilizzo.
È vero, ci sono alcuni brand che optano per contenitori in vetro e sicuramente sono da preferire. Meglio ancora marchi che sposano la filosofia del “no packaging” come Lush ad esempio, che propone shampoo solidi, prodotti incartati in materiali naturali o scatoline di metallo riutilizzabili.
Inoltre, quando si parla di prodotti per la cura della persona e la bellezza come creme e cosmetici, il contenitore non è l’unico problema, ma bisogna prestare attenzione anche al contenuto per evitare la presenza di microsfere.
Le microsfere si trovano in molti esfolianti, dentifrici, saponi per il viso, creme solari e altro ancora e sono altamente inquinanti proprio perché di dimensioni così ridotte, impossibili da raccogliere o filtrare e finiscono direttamente nelle fogne, nei fiumi e infine nei mari e negli oceani.
Controllate sempre che nella lista degli ingredienti non siano presenti: Polyethylene (PE), Polypropylene (PP), Polythylene Terephthalate (PET), Polymethyl methacrylate (PMMA) e Nylon.
Abbigliamento
Avete mai pensato all’impatto ambientale dei vestiti che indossiamo? Non solo a tutto quel che c’è dietro in termini di produzione (estrazione delle materie prime, sfruttamento del lavoro, inquinamento di suolo/aria/acqua durante i processi industriali…) ma anche al loro smaltimento.
La maggior parte dei vestiti che indossiamo oggi è realizzato con fibre sintetiche e come le microsfere contenute nei cosmetici, anche le microfibre sintetiche contenute nei tessuti derivati dal petrolio sono molto inquinanti per gli oceani.
Il problema si produce ogni volta che facciamo una lavatrice e poi quando li gettiamo e dobbiamo smaltirli come rifiuti.
L’alternativa in questo caso è chiara: optare per capi di abbigliamento realizzati con fibre naturali come cotone, lino, seta, lana, canapa.
Inoltre bisognerebbe ridurre l’acquisto di vestiti non necessari, scegliere abbigliamento vintage e usato, lavare i capi solo quando davvero necessario.
[cta testo_cta=”SHOPPING VINTAGE A ROMA: I MIEI POSTI PREFERITI DOVE TROVARE OCCASIONI IMPERDIBILI” testo_btn=“Leggi l’articolo” href=”https://www.lefreaks.com/shopping-vintage-a-roma/”]Raccolta differenziata
Ormai quasi tutti i comuni italiani effettuano la raccolta differenziata, tramite cassonetti appositi o raccolta porta a porta.
Fare la raccolta differenziata è un dovere civico che consente di dare una seconda vita ai nostri rifiuti, per poterli riutilizzare in nuove forme o smaltirli correttamente.
Se ancora non la fate, informatevi presso il vostro comune e cercate di capire come gestire più responsabilmente i vostri rifiuti.
Se invece già la fate, assicuratevi sempre di separare tutto correttamente, riciclare il più possibile e in generale cercate di produrre il minor numero possibile di rifiuti.
Come ridurre il consumo di plastica usa e getta fuori casa
Quando siamo fuori casa, tutto diventa più complicato e a volte sembra davvero impossibile dire di no alla plastica.
Tenete sempre presente che questo percorso non è una gara e non bisogna passare da zero a cento in un giorno solo: al contrario, bisogna cambiare le proprie abitudini un poco alla volta, passo dopo passo.
Iniziate a guardarvi intorno per capire cosa può essere utile fare, dove si può migliorare e come potete intervenire attivamente per ridurre il vostro impatto ambientale: ogni piccolo gesto sarà importante.
Per questo, anche se fuori casa capiterà di avere a che fare con plastica usa e getta, ecco come potete attrezzarvi per affrontare al meglio alcune situazioni molto comuni.
Cambia il modo di fare la spesa
Per anni siamo stati riempiti di sacchetti di plastica da tutte le parti, oggi per fortuna le buste dei principali supermercati sono biodegradabili.
Per evitare di dover ricorrere a sacchetti di plastica non biodegradabili in qualsiasi circostanza, portate sempre con voi una borsa di tela riutilizzabile.
Quando poi vi organizzate per andare al supermercato, portatetene anche due o tre a seconda delle vostre esigenze.
In tantissime occasioni della nostra quotidianità può servire una borsa in più per portare qualcosa che acquistiamo fuori casa: non arriviamo impreparati e portiamo una borsa di tela sempre con noi.
Ne esistono di migliaia di tipi, molte stampate o dipinte a mano, personalizzabili, con riproduzioni di opere d’arte o con i loghi dei nostri marchi preferiti. Scegliete le vostre preferite e non ne potrete fare più a meno!
Dì basta alle bottiglie di plastica e altri oggetti monouso
Bottiglie di plastica, bicchieri, piatti, posate e cannucce monouso sono il male: fortunatamente molti paesi nel mondo stanno mettendo al bando la maggior parte di questi oggetti di plastica.
Le bottiglie di plastica, insieme ai sacchetti, sono una delle principali cause di inquinamento da plastica sulla terra e nei mari.
Continuare a utilizzarle è dannoso e irresponsabile, perché ci sono valide alternative più valide e durature nel tempo che permettono di ridurre drasticamente il nostro impatto ambientale.
Fortunatamente si stanno diffondendo sempre di più le borracce di acciaio, che possono durare anche per sempre se tenute con cura. Aggiungiamo ad esse i thermos per le bevande calde e il kit per trasportare i liquidi fuori casa è completo.
In casa invece potete bere l’acqua del rubinetto ed eventualmente valutare un investimento una tantum per installare un depuratore. Io già da anni ho optato per una caraffa filtrante che ha delle cartucce da sostituire circa una volta al mese e che trattengono eventuali metalli pesanti e riducono il sapore di cloro. Se poi vi piace l’acqua frizzante, potete acquistare un