By Published On: 13/05/2025Categories: Altri sportTags: , ,

“Ormai non parlo con nessuno per giorni interi.” È una frase che sempre più spesso si sente pronunciare, con la naturalezza di chi trova finalmente uno spazio per raccontarsi. In un mondo in cui tutto corre veloce, capita di sentirsi un po’ scollegati, nonostante la continua connessione digitale.

Eppure, anche in una città grande e dinamica come Roma, ci sono luoghi dove si torna a vivere la relazione in modo semplice e spontaneo. Uno di questi è la sala da ballo, dove la danza diventa un’esperienza collettiva capace di avvicinare le persone in modo autentico.

Quando i corpi si muovono insieme, nascono nuove connessioni

C’è qualcosa di speciale che accade quando un gruppo di persone inizia a muoversi seguendo lo stesso ritmo. Non serve avere basi scientifiche per intuirlo: basta osservare cosa succede in una scuola di danza ben organizzata.

“I primi dieci minuti sembrano sempre un esperimento sociale fallito,” racconta con un sorriso Claudio Massaccesi, maestro con decenni di esperienza. “Vedi persone che entrano guardando il pavimento, irrigidite nelle loro corazze quotidiane. Poi, come per magia, il ritmo prende il sopravvento. I corpi iniziano a dialogare, le maschere cadono. A fine lezione, queste stesse persone si salutano abbracciandosi, organizzano uscite, scambiano contatti. Non è solo danza – è ricostruzione di umanità.”

Il ballo non è solo un’attività fisica: coinvolge mente e corpo, stimola il buonumore e risveglia il desiderio di condividere.

A Roma, la danza sta riscoprendo il suo ruolo sociale

Roma è una città fatta di contrasti: antica e moderna, affollata eppure a volte distante. Ma è anche una città che sa accogliere nuovi modelli di aggregazione. Ed è proprio qui che la danza si sta riscoprendo come forma d’incontro e condivisione.

“La prima lezione di ballo è sempre un atto di coraggio,” afferma Massaccesi. “Entrare in una sala dove non conosci nessuno, esporre il tuo corpo allo sguardo altrui, ammettere di non saper fare qualcosa – è un’immensa dichiarazione di vulnerabilità. Ma è proprio questa vulnerabilità condivisa che crea il miracolo.”

In sala si incontrano persone diverse per età, vissuti e passioni. Giovani, adulti, pensionati: ognuno porta con sé una storia e la lascia danzare insieme a quella degli altri.

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Un modello vincente nato nei quartieri di Roma

Dal 2012, la scuola fondata da Claudio Massaccesi lavora per promuovere la danza come esperienza accessibile a tutti. Con sedi nei quartieri Aurelia, Boccea, Battistini e Cornelia, ha saputo trasformarsi in un punto di riferimento per chi cerca movimento, ma anche relazioni.

“Quando abbiamo aperto nel 2012, volevamo semplicemente insegnare danza,” spiega Massaccesi. “Ma abbiamo presto capito che stavamo facendo molto di più – stavamo ricreando quel tessuto comunitario che la modernità ha progressivamente sfilacciato.”

La formula è inclusiva e trasversale: corsi per bambini dai 3 anni, programmi per adulti e over 60, e un’offerta variegata che va dal tango alla danza classica, dai balli caraibici all’hip hop.

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Le scuole di danza come nuovi spazi di comunità

Sempre più spesso, luoghi come bar e circoli tradizionali lasciano spazio a nuove forme di socialità. Le scuole di danza, se ben strutturate, diventano veri e propri “terzi luoghi”, dove le persone si incontrano fuori dai ruoli quotidiani e ritrovano il piacere dello stare insieme.

“Vedo persone che entrano per imparare a ballare e finiscono per ricostruire la loro vita sociale,” racconta Massaccesi. “Arrivano pensando al tango e scoprono che stanno anche riscoprendo l’arte perduta dell’abbraccio umano.”

Celebrare insieme: i saggi come momenti di festa

Uno degli appuntamenti più attesi dell’anno è il saggio finale al Teatro Vascello, che va ben oltre una semplice esibizione. È il momento in cui si celebra il percorso fatto, si condivide con le famiglie e si festeggiano i progressi, grandi o piccoli che siano.

“Sul palco non salgono solo ballerini, ma persone che hanno condiviso un percorso trasformativo”, racconta Massaccesi. “Famiglie che si ricompattano attorno all’esibizione di un figlio, coppie che ritrovano complicità, anziani che scoprono nuove ragioni di vitalità. È teatro nel senso più antico e sacro del termine.”

Un’attività che vale la pena di scegliere

A volte, si tende a pensare che dedicarsi alla danza sia un lusso. Ma forse è tempo di cambiare prospettiva. Prendersi del tempo per sé, per coltivare passioni e stringere nuove relazioni, è un investimento prezioso per il proprio benessere.

La scuola di Massaccesi lavora in questa direzione, rendendo la danza accessibile a chiunque, indipendentemente dall’età, dalla preparazione o dalla condizione fisica. Il messaggio è chiaro: la danza è per tutti.


Il futuro è fatto di esperienze reali

In un’epoca sempre più digitale, le esperienze fisiche e condivise acquistano un valore ancora più grande. E la danza, con il suo mix unico di movimento, ascolto, memoria e contatto, ha tutte le carte in regola per diventare una delle pratiche più importanti per il benessere personale e collettivo (clicca qui per scoprire tutti i corsi di Baila Dance).

Chi sceglie di danzare oggi non sta solo imparando passi o coreografie: sta coltivando relazioni, leggerezza, armonia. Sta, in fondo, scegliendo una piccola grande rivoluzione quotidiana.

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